Cosa sono i Bilanci di Salute e a cosa servono?

I bilanci di salute sono delle importanti visite programmate, con frequenza diversa, dal primo mese di vita del bambino fino alla preadolescenza (13 anni).

Il bilancio di salute è un momento essenziale di confronto tra il pediatra e i genitori che, oltre a permettere di monitorare alcuni aspetti essenziali della crescita e dello sviluppo psico-fisico del bambino, consente di trovare risposta a una serie di quesiti legati alla salute e al benessere generale del piccolo nelle prime tappe più importanti della sua vita.

Quando devono essere effettuati i bilanci di salute?

Il Ministero della Salute ha definito un calendario preciso, valido per tutte le Regioni italiane, in cui devono essere effettuati i bilanci di salute per un corretto monitoraggio dello sviluppo fisico, cognitivo e psicologico del bambino.

Nello specifico i bilanci di salute sono pianificati dai pediatri come segue:

  • primo bilancio di salute: 1 mese
  • secondo bilancio di salute: 2-3 mesi
  • terzo bilancio di salute: 4-6 mesi
  • quarto bilancio di salute: 7-9 mesi
  • quinto bilancio di salute: 10-12 mesi
  • sesto bilancio di salute: 15-18 mesi
  • settimo bilancio di salute: 2-3 anni
  • ottavo bilancio di salute: 5-6 anni
  • nono bilancio di salute: 8-10 anni
  • decimo bilancio di salute: 11-13 anni

Quali controlli vengono fatti durante i bilanci di salute?

Durante ogni visita pediatrica per il bilancio di salute, il pediatra misura il peso, l’altezza e la circonferenza cranica del bambino.
Procede poi con l’esame dello sviluppo motorio e neurologico, valutando anche la vista e l’udito.

Grazie al confronto con i genitori, il pediatra prende in esame lo sviluppo comportamentale del bambino, le sue abitudini alimentari e quelle legate alla regolarità del sonno.

Come prepararsi per un bilancio di salute?

Il bilancio di salute rappresenta un momento fondamentale di confronto con il pediatra in cui è utile portare con sé eventuale documentazione pregressa di esami specifici effettuati, piuttosto che una serie di considerazioni e domande che si vogliono rivolgere allo specialista.
Per molti genitori potrebbe essere utile tenere un diario alimentare e/o relativo ai principali progressi del bambino.
Partendo dai primi mesi di vita ci si può aiutare con l’annotazione del numero di poppate, la quantità di latte assunto (materno/artificiale) e gli orari indicativi in cui queste sono state effettuate.
Può essere utile tenere traccia del numero di pannolini cambiati, se si sospetta che siano troppo frequenti i cambi o troppo diradati durante la giornata.
Andando avanti, con la crescita, può essere di supporto prendere nota dell’introduzione dei nuovi alimenti, per verificare e segnalare al pediatra eventuali reazioni anomale a livello intestinale o cutaneo da parte del bambino, affinché sia più facile individuare possibili intolleranze.
Nei primi anni di vita del bambino è importante riferire al pediatra qualsiasi progresso, disturbo o fatica, sia del piccolo sia della gestione a livello genitoriale.

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