I disturbi gastrointestinali nei bambini possono coinvolgere diverse parti del tratto digerente, dall’esofago allo stomaco, fino all’intestino tenue, al colon e al retto, rappresentando spesso una fonte di preoccupazione per molti genitori.

Sebbene alcune difficoltà a livello intestinale siano transitorie e spesso legate alle fasi di crescita o ad abitudini alimentari, altre possono richiedere l’intervento di un pediatra specializzato in gastroenterologia.
Come capire quando è il momento di consultare uno specialista? 

Problemi gastrointestinali nei bambini: alcuni segnali da non sottovalutare

Alcuni disturbi a livello gastrointestinale sono piuttosto comuni nei bambini e variano anche in base alla fascia d’età.

Tra i disturbi comuni troviamo:

  • rigurgiti e coliche, nei neonati e lattanti
  • dolori addominali transitori in assenza di altri sintomi (febbre, diarrea, vomito) 
  • diarrea di breve durata o stitichezza occasionale

Nel caso in cui si presentino alcune delle seguenti condizioni, risulta invece opportuno consultare il proprio curante, che valuterà se prescrivere una visita pediatrica gastroenterologica.

Tra i segnali da non sottovalutare: 

  • Diarrea o stitichezza persistenti, con alterazioni prolungate per più di 2 settimane del transito intestinale 
  • Dolore addominale ricorrente, associato o meno ad alterazioni dell’alvo o gonfiore addominale
  • Reflusso gastroesofageo, che si manifesta con difficoltà di alimentazione e irritabilità nei lattanti o dolore retrosternale o allo stomaco nel bambino più grande
  • Difficoltà ad assumere gli alimenti
  • Nausea o vomito ricorrenti, non correlati normali a infezioni gastrointestinali transitorie
  • Presenza di sangue nelle feci
  • Perdita di peso / rallentamento della crescita

Perché rivolgersi a un pediatra gastroenterologo

Il pediatra di base è spesso il primo riferimento per i genitori ed è la figura che nella maggior parte dei casi indirizza verso lo specialista, con l’obiettivo di diagnosticare e trattare condizioni complesse come:

  • Celiachia: un’intolleranza permanente al glutine che richiede una diagnosi accurata
  • Reflusso gastroesofageo: causa comune di dolore addominale ricorrente
  • Disturbi funzionali: come sindrome dell’intestino irritabile, la sindrome del vomito ciclico, la stipsi cronica funzionale etc.
  • Patologie correlate ad alimenti: come allergie alimentari, intolleranza al lattosio
  • Malattie infiammatorie croniche dell’intestino: malattia di Crohn e colite ulcerosa

Come prepararsi alla visita con il pediatra gastroenterologo

Prima di consultare lo specialista, è utile annotare i sintomi del bambino, la loro durata e frequenza, possibilmente tenendo traccia di eventuali cambiamenti nell’alimentazione, il modo di scaricarsi del bambino o altri fattori correlati con i sintomi.
Risulta inoltre molto importante presentarsi alla visita portando tutta la precedente documentazione medica del bambino, in particolare pesi e altezze precedenti per ricostruire le curve di crescita oltre che a esami e visite specialistiche precedenti.
Ogni informazione può essere utile al medico per identificare e trattare il problema.
Riconoscere i segnali di possibili disturbi ed intervenire tempestivamente è fondamentale per garantire il benessere dei bambini.

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