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Test di screening prenatale Nativa a Cinisello Balsamo

Nativa: Test di Screening Prenatale Non Invasivo

Il test di screening prenatale non invasivo Nativa per l’analisi del DNA Fetale (NIPT – Non Invasive Prenatal Test) permette di conoscere la presenza di eventuali anomalie cromosomiche del feto attraverso un semplice prelievo del sangue materno.

Quando può essere effettuato il test Nativa?

Il test di ultima generazione Nativa può essere effettuato a partire dalla decima settimana di gravidanza 

Quali anomalie cromosomiche permette di individuare il test prenatale?

Con i test di screening prenatale NATIVA è possibile richiedere diversi livelli di approfondimento a seconda delle necessità cliniche.

E’ possibile scegliere tra 6 differenti test per individuare, in modo sicuro ed efficace, la presenza di anomalie cromosomiche comuni, come la sindrome di Down (trisomia 21), la sindrome di Edwards (trisomia 18) e la sindrome di Patau (trisomia 13), nonché alterazioni cromosomiche meno comuni.

Come avviene il test e quali sono i rischi per mamma e bambino?

Il test Nativa viene effettuato attraverso un semplice prelievo del sangue materno, grazie al quale viene analizzato il DNA fetale libero circolante con risultati accurati e affidabili. 

Il test viene effettuato in modo rapido, semplice, non invasivo e in totale assenza di rischi per la mamma e il bambino

Dopo quanto si conosce l’esito del test Nativa?

In base alla tipologia di screening scelto, il referto viene inviato entro 5-10 giorni lavorativi dal ricevimento del campione nei laboratori. 

Quando è indicato il test Nativa e in quali casi non è raccomandato?

Il test di screening Nativa è indicato in caso di:

  • Gravidanza a rischio in cui la diagnosi prenatale invasiva è controindicata
  • Gravidanza in cui il Bi-test (livelli di PAPP-A e β-hCG + translucenza nucale) fornisca un rischio di anomalia cromosomica
  • Gestanti con precedenti aborti
  • Storia familiare per anomalie cromosomiche
  • Età materna avanzata (≥35 anni)
  • Gravidanza da fecondazione assistita (omologa o eterologa)

In caso di gravidanze gemellari è importante sapere che il test:

  • Non analizza le aneuploidie dei cromosomi sessuali
  • In caso di esito positivo non è in grado di discriminare quale dei due feti ne sia affetto
  • Rileva esclusivamente la presenza o assenza del cromosoma Y

Il test non è raccomandato in caso di:

  • Vanishing twin (sindrome del gemello scomparso)
  • Gestante nota per essere affetta da tumore
  • Immunoterapia, radioterapia o emotrasfusione eseguita dalla gestante entro i 3 mesi precedenti
  • Trapianto allogenico d’organo nella gestante
  • Mosaicismi cromosomici presenti nella madre coinvolgenti i cromosomi oggetto d’indagine

IMPORTANTE: il test NATIVA non è un sostituto della diagnosi prenatale invasiva, quali amniocentesi e villocentesi ma è un esame di screening i cui risultati devono essere valutati nel contesto del quadro clinico e anamnestico della gestante.

Il test non rileva lo stato di salute della madre e non è in grado di evidenziare le alterazioni dei cromosomi non analizzati, i riarrangiamenti cromosomici strutturali bilanciati e le poliploidie.

Il test va inserito in un percorso di gravidanza concordato con il proprio medico.

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Test di Screening Prenatale Non Invasivo NATIVA

NATIVA CE/IVD

560€

NATIVA 23

700€

NATIVA PLUS

800€

NATIVA NEXT

770€

NATIVA KARYON

850€

NATIVA COMPLETE 5

900€

NATIVA COMPLETE 11

950€

Dott. Antonio Tampieri

Specialista in Ostetricia e Ginecologia

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