Si celebra l’8 settembre la Giornata Mondiale della Fisioterapia, organizzata dal World Physiotherapy, un appuntamento per ricordare l’importanza di questa branca della medicina, nonché del fisioterapista come figura professionale.

La fisioterapia si occupa della cura, della prevenzione e della riabilitazione dei pazienti affetti da patologie o disfunzioni congenite, muscoloscheletriche o neurologiche.

Tra le principali condizioni che possono essere trattate con un percorso di fisioterapia troviamo:

  • contratture muscolari, disturbi motori di varia natura ed entità
    lombalgia, cervicalgia, scoliosi, spesso causate da posture scorrette, traumi o sforzi eccessivi
  • distorsioni, tendiniti, lesioni dei legamenti, soprattutto a causa di traumi sportivi
  • malattie articolari, che possono causare dolore e limitazioni nei movimenti
  • problemi di mobilità, coordinazione o equilibrio a seguito di un ictus, lesioni del midollo spinale o in presenza di patologie come il morbo di parkinson o sclerosi multipla

Il focus della Giornata Mondiale della Fisioterapia 2024 sarà sul ruolo dei fisioterapisti nella gestione e prevenzione della lombalgia, su cui abbiamo chiesto il parere del dott. Andrea Peratello e del dott. Giovanni Trubbia, fisioterapisti al Centro Polisalute.

Cos’è la lombalgia?

Per lombalgia si intende un dolore percepito generalmente nella parte posteriore della schiena, che può essere frutto di un’alterazione muscolo scheletrica.
In genere le cause possono essere traumatiche o vizi posturali, sovraccarichi lavorativi e vizi di movimento.
Il dolore percepito, soprattutto in fase cronica, può essere esacerbato da fattori psicologici, situazioni di stress, cattiva educazione al dolore, e per questo non sempre è proporzionale al danno sotteso.
Altri tipi di lombalgie sono di origine viscerale, ovvero un dolore riferito da un organo che soffre.

In che modo la fisioterapia può aiutare a trattare la lombalgia?

Grazie a una valutazione funzionale e con il supporto di approfondimenti diagnostici come risonanza magnetica e RX, anche in ortostatismo e con proiezioni oblique, è possibile diagnosticare quale struttura è andata in disfunzione a livello del tratto lombare ed intervenire attraverso la fisioterapia.

La fisioterapia può essere un valido supporto per uscire da una condizione di dolore acuto, e anche per poter imparare una routine di esercizi e accorgimenti personalizzati per poter tornare a star bene ed evitare che la situazione si ripresenti.

Le problematiche possono riguardare sia piccoli che grandi muscoli, i quali possono infiammarsi o contrarsi, o coinvolgere i muscoli anteriori, come lo psoas, che giocano un ruolo fondamentale nel movimento e si inseriscono a livello delle faccette articolari della colonna lombare.

Possono inoltre verificarsi disfunzioni causate da disturbi delle faccette articolari, come artrosi, artriti, o dislocazioni anomale (ad esempio, anterolistesi o retrolistesi), oltre a disfunzioni del movimento articolare con blocchi tra le faccette. A questi si aggiungono disturbi del tratto lombare dovuti a patologie del disco, come protrusioni o ernie.

Infine, non vanno dimenticate le compressioni delle radici nervose, spesso causate da protrusioni o ernie, ma anche da compressioni a livello delle articolazioni o del forame di coniugazione da cui emergono i nervi.

È importante ricordare che la lombalgia può anche derivare da un disturbo posturale che coinvolge tutte le catene muscolari, l’appoggio plantare, e l’allineamento occlusale e visivo.

In quanto tempo è possibile vedere dei miglioramenti nella lombalgia grazie alla fisioterapia?

I tempi di guarigione o miglioramento non possono essere stimati, poiché dipendono da fattori come l’età del paziente, dalla gravità della situazione sottesa e dal tempo di inizio dell’evento doloroso.
Possiamo comunque affermare che, con tecniche manuali, l’ausilio di farmaci prescritti dai medici e terapie fisiche nelle situazioni acute, i tempi di guarigione possono essere veloci nelle situazioni croniche o più dilatati in caso di problematiche posturali.

La fisioterapia può aiutare a prevenire delle ricadute di lombalgia?

La fisioterapia è indispensabile per prevenire ricadute in sintomatologie acute o che perdurano nel tempo.

Il fisioterapista insegna al paziente degli esercizi che permettono di rinforzare muscoli deboli, di rilasciare quelli troppo tesi, con lo stretching, e per migliorare la postura.
Dopo il primo evento doloroso, anche nel caso in cui tutti i sintomi siano regrediti, è fondamentale eseguire almeno due volte alla settimana gli esercizi proposti e farsi rivedere dal fisioterapista ogni 30-45 giorni, per valutare eventuali blocchi nella catena lombari e negli altri distretti (cervicale, dorsale, bacino) e nelle catene fasciali che possono influenzare di nuovo il tratto lombare.

È inoltre necessario controllare le proprie posture abituali, soprattutto per quei soggetti che tendono a passare molte ore seduti in ufficio. In questo caso verranno insegnati semplici esercizi da svolgere durante l’attività lavorativa e verranno spiegate le posture corrette.
Per i pazienti con un’alimentazione molto disordinata verranno inoltre forniti consigli utili per evitare di infiammare i propri tessuti attraverso il cibo o suggerito un approccio mirato con l’aiuto di un nutrizionista.

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