Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nel mondo (ISTAT 2021), responsabili di oltre 20,5 milioni di decessi ogni anno.

In Italia, ogni anno, oltre 220.000 persone muoiono a causa di infarto del miocardio, scompenso cardiaco e ictus cerebrale, rappresentando il 34,8% di tutti i decessi.
Un dato che fa riflettere e ci ricorda l’importanza di fare scelte salutari, soprattutto perché l’80% delle morti premature dovute a malattie cardiovascolari sono prevenibili.

Nella Giornata Mondiale per il Cuore 2024 il messaggio condiviso a livello globale è di “Usare il Cuore per agire per la propria salute”, grazie a piccoli cambiamenti da adottare nel quotidiano, prestando attenzione a ciò che introduciamo nel corpo con l’alimentazione, all’attività fisica e alla gestione dello stress.

Le patologie più spesso trattate dal cardiologo sono:

  • ipertensione (pressione alta) 
  • malattie coronariche (angina pectoris, infarto del miocardio)
  • insufficienza cardiaca e aritmie cardiache (fibrillazione atriale…)
  • cardiomiopatie
  • trombosi venose profonde ed embolia polmonare

È importante rivolgersi subito al cardiologo quando si presentano dolori al petto, difficoltà respiratorie, palpitazioni e in presenza di fattori di rischio per malattie cardiache dovute a fumo, ipertensione, obesità, diabete, ipercolesterolemia e familiarità per cardiopatie.

Quali esami da effettuare per verificare la salute del cuore?

Sono diversi gli esami che possiamo effettuare per monitorare la salute del cuore.
Questi variano anche in funzione dell’età e di altri fattori che è importante discutere con il proprio medico curante o con il cardiologo.

Tra questi troviamo:

  • la misurazione della pressione arteriosa, per valutare un possibile stato di ipertensione, fattore di rischio cruciale per le malattie cardiovascolari (è possibile effettuare la misurazione domiciliare con un apposito misuratore, in farmacia, dal proprio medico curante)
  • l’elettrocardiogramma (ECG), per rilevare eventuali anomalie nel ritmo cardiaco o segnali di infarto pregresso o attuale
  • l’ecocardiogramma, per visualizzare attraverso un’ecografia la struttura e il funzionamento del cuore, valutando la funzionalità delle valvole e la forza di contrazione
  • il monitoraggio Holter, per registrare l’attività cardiaca in modo continuativo per 24/28h e individuare aritmie o problemi non rilevabili mediante ECG
  • il test da sforzo, per verificare la risposta del cuore durante l’esercizio fisico al fine di riscontrare se c’è un ridotto afflusso sanguigno
    le analisi del sangue, che possono fornire indicatori di rischio per le malattie cardiovascolari

In casi più specifici può essere indicata una coronografia per valutare la presenza di eventuali ostruzioni a livello delle arterie coronarie.

Perché sana alimentazione e attività fisica sono fondamentali per la salute del cuore?

Una dieta equilibrata aiuta a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari: per questo è importante preferire frutta e verdura, cereali integrali, legumi e pesce. È altrettanto essenziale limitare l’assunzione di grassi saturi, zuccheri raffinati e sale, per mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo e la pressione sanguigna.

Controllare il peso corporeo, in particolare il grasso addominale, contribuisce a ridurre il rischio di ipertensione, diabete di tipo 2 e malattie cardiache.
L’attività fisica regolare rafforza il muscolo cardiaco e migliora la circolazione sanguigna. Inoltre, riduce lo stress e ha effetti positivi sull’umore e sul benessere psico-fisico generale.